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Piqueteros argentini accusati di minacce ed estorsione

Piqueteros argentini accusati di minacce ed estorsione

Capi organizzazioni sociali avrebbero riscosso pizzo sui sussidi

BUENOS AIRES, 16 maggio 2024, 19:12

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

Riscuotevano il pizzo sui sussidi alimentari e per la disoccupazione di migliaia di argentini appartenenti agli strati sociali piu' bassi. Questa l'accusa che pende adesso su decine di leader delle organizzazioni sociali che formano il cosiddetto movimiento piquetero nato con la crisi economica e sociale del 2001.
    L'inchiesta della giustizia e' partita alcuni mesi fa con le denunce anonime raccolte da un numero verde istituito appositamente dall'attuale governo di Javier Milei.
    Gli ultimi accertamenti svolti sulle denunce anonime avrebbero confermato alcune delle irregolarita' che venivano segnalate e le successive perqusizioni ordinate dagli inquirenti avrebbero apportato ulteriore materiale probatorio, tra chat e quaderni con liste di persone 'sotto castigo'.
    Secondo quanto risulta dai primi accertamenti, riferisce Clarin, sarebbe stata messa in piedi una struttura verticale dove al livello piu' basso chi partecipava a un certo numero di cortei poteva ricevere un importo tra i 150.000 e 200.000 pesos al mese (150-200 euro circa) mentre i "delegati", con maggiori responsabilita', potevano guadagnare fino a 800.000 pesos. Allo stesso modo per ricevere gli alimenti del piano nazionale del governo i beneficiari dovevano consegnare "quote" o pagare un "affitto della mensa sociale".
    A monte delle irregolarita' e' il sistema introdotto dal precedente governo di Alberto Fernandez che riconosce alcune organizzazioni sociali come "intermediarie" per l'elargimento dei sussidi e che pure e' oggetto di denunce ed indagini.
   
   

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