"La nostra posizione è chiara: per
le imprese del comparto moda e accessorio il momento è difficile
e bisogna fare quadrato per trovare soluzioni di supporto che
vedano lavorare insieme il Governo e le associazioni datoriali".
Lo ha dichiarato Annarita Pilotti, presidente di Confindustria
Moda, apprezzando gli incontri voluti dal Tavolo Moda indetto
dal ministero delle Imprese e del made in Italy come momento di
ascolto, di confronto e di scambio.
L'associazione chiede in particolare di risolvere il problema
del credito d'imposta pur apprezzando l'impulso tecnico offerto
dal ministero con i decreti direttoriali dello scorso febbraio e
di aprile. Per Confindustria moda deve essere chiarita la
controversa applicazione dei crediti di imposta per la ricerca e
sviluppo 2015-2019. Le aziende infatti, si legge in una nota,
"non possono essere abbandonate nei meandri di questo vulnus
normativo e poste di fronte al dilemma di avviare la procedura
di riversamento spontaneo o affrontare accertamenti
dall'imponderabile esito fiscale e anche penale".
Confindustria Moda rappresenta la filiera della pelle, i
produttori di borse, scarpe, pelle e pellicce. Il comparto conta
11.500 aziende, 150.000 lavoratori e un fatturato annuo di 33
miliardi di euro. Sta affrontando sfide come il calo dei volumi
produttivi e il conseguente ricorso rilevante alla cassa
integrazione nonché le incertezze legate alla situazione
geopolitica che ha compromesso alcuni mercati. Il Governo sta
verificando insieme al comparto le azioni possibili per
recuperare l'equilibrio del sistema e per l'associazione è
fondamentale che grazie a questi momenti di confronto si cerchi
di intervenire per garantire la stabilità finanziaria delle
aziende.
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