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I film di famiglia raccontano il Meridione

I film di famiglia raccontano il Meridione

Oltre 400 filmati girati tra anni Trenta e Ottanta del Novecento

BOLOGNA, 18 aprile 2024, 20:16

Redazione ANSA

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Si intitola 'Sguardi del Sud' la nuova sezione della piattaforma memoryscapes.it, il progetto di Fondazione Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna che rende disponibili online le pellicole private degli italiani, che dal 2002 la Fondazione raccoglie, conserva, restaura e digitalizza per rendere accessibile a tutti la ricchezza del patrimonio filmico privato.
    Sono oltre 400 filmati girati tra gli anni Trenta e Ottanta del Novecento, selezionati dalla Fondazione in collaborazione con l'Università di Catania e col progetto "Archivi del Sud", che restituiscono uno spaccato di Meridione attraverso lo sguardo "dal basso" della popolazione, dei turisti e anche di studiosi e antropologi: dal miracolo di San Gennaro ai funerali della Maga di Serradarce, dalle processioni per Santa Rosalia alle immagini girate dagli immigrati di ritorno alla loro terra, i filmati di "Sguardi del Sud" compongono un viaggio tra i riti e i miti del Sud Italia, un percorso antropologico ed etnografico inedito, coltivato dallo sguardo dei cineamatori, tra credenze, rituali, e tradizioni popolari.
    Le città maggiormente rappresentate sono Palermo, Napoli, Catania, Trapani e Messina. Le numerose feste patronali sono correlate dalle visite a santuari e ai luoghi di culto: dalle immagini di festa della Madonna di Pedigrotta del 1969 a quella della Festa di San Rocco, delle file di fedeli scalzi per Santa Rosalia, fino al miracolo di San Gennaro e una festa di Sant'Agata a colori del 1963, patrona del capoluogo etneo, con la sfilata delle barocche candelore nella piazza del Duomo e in piazza Stesicoro di Catania. Emerge il tema del 'nostos', emigrati o figli di emigrati che tornano al Sud, per restare o per ritrovare la famiglia, e lo filmano fissando su pellicola il ricordo delle proprie origini, ma è documentata anche la dimensione rurale e contadina, oggi perduta, così come i paesaggi urbani e suburbani delle grandi città del Sud, ripresi dai cineamatori - del luogo o in vacanza - molto spesso prima del loro stravolgimento edilizio, del turismo di massa o nel pieno della loro vitalità sociale.
   

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