Fornire supporto alle imprese che, in
qualità di operatori economici, partecipano alle gare ad
evidenza pubblica per l'affidamento di contratti di opere,
forniture di beni e servizi, ma anche alla Pubblica
amministrazione, tenuta a verificare, con sempre maggiore
attenzione, requisiti economici, tecnici e di onorabilità degli
operatori economici che con essa si interfacciano. È questa la
finalità del documento "La prevenzione della corruzione negli
appalti pubblici: il ruolo del commercialista", pubblicato dal
Consiglio nazionale dei commercialisti. Lo si legge in una nota
degli stessi professionisti.
Lo studio, indirizzato sia al settore privato che a quello
pubblico, è stato realizzato nell'ambito dell'area di delega
"Antiriciclaggio - anticorruzione", affidata alla consigliera
nazionale Gabriella Viggiano. La recente riforma del Codice dei
contratti pubblici, unitamente all'attuazione del Pnrr, si
ricorda, "impone ai commercialisti una conoscenza specifica
della normativa in materia di trasparenza e prevenzione della
corruzione e di tutti gli strumenti che in attuazione della
stessa possono consentire alle imprese di conseguire elevati
standard di legalità ai fini anticorruttivi e, di conseguenza,
rafforzare la propria credibilità e reputazione".
Il testo, spiega Viggiano nella premessa, "nella sfera delle
competenze specialistiche del commercialista quella dell'esperto
in 'rating' and 'anti-corruption advisory', in grado di
supportare l'operatore economico con un bagaglio esperienziale
che affianca alla conoscenza delle imprese la padronanza dei
sistemi e delle tecniche di valutazione, nonché la
consapevolezza di dover favorire ed implementare strumenti
diretti a migliorarne l'affidabilità, a garanzia della qualità
della prestazione finale resa e a presidio dell'economia
legale", si legge, infine.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA