"Il mio sentimento maggiore è di
attesa. Nel senso che crediamo di aver preparato tutto quello
che dovevamo preparare, ora aspettiamo di confrontarci. Dovremo
essere bravi a ritrovare la serenità giusta. Personalmente sono
dispiaciuto dell'assenza di De Roon, per il valore in campo del
giocatore e perché meritava una finale: ha dato tantissima
all'Atalanta, dispiace debba perdere proprio la partita più
importante". Così Gian Piero Gasperini, in conferenza stampa,
alla vigilia della finale di Europa League fra la sua Atalanta e
il Bayer Leverkusen.
Ma come si affronta, gli viene chiesto, una rivale che non
perde da 51 partite? "Con la consapevolezza che affrontiamo una
grande squadra: parlano i numeri, le prestazioni fatte nei mesi
- risponde Gasperini -. Però nel nostro percorso abbiamo
affrontato, sia in Italia che all'estero, tante squadre molto
forti. Un po' di autostima ce l'abbiamo". "C'è rimasto il
rammarico della partita con la Juventus - dice ancora - alla
quale siamo arrivati non al meglio. Però adesso c'è un'altra
gara, un'altra finale, un'altra coppa. Non abbiamo alibi". Poi
di nuovo sul Bayer: "è una squadra molto ben organizzata, al di
là della qualità dei singoli, con soluzioni varie, non solo in
attacco. È una squadra duttile, che si difende molto bene e
riparte molto bene: vale tutti i risultati che ha fatto, dovremo
fare una prestazione molto precisa, molto attenta, dovremo avere
anche noi una grande precisione come organizzazione".
Xabi Alonso ha deciso di rimanere al Leverkusen, Gasperini
farà altrettanto con la Dea dopo la finale di Dublino? "Il
momento propizio non lo sai quando ci arrivi, non abbiamo la
sfera di cristallo - risponde -. Si dice che il momento giusto è
quando vinci, perché non cali nella considerazione. Però noi non
pensiamo mai a quando si lascia, viviamo di presente più che di
futuro. Quello che ha fatto Xabi Alonso è molto bello e
positivo, un esempio".
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