Tutto è pronto per la posa del
primo cassone che andrà a comporre in maniera stabile la
struttura a mare della diga. Così, secondo indiscrezioni,
Pergenova Breakwater, il consorzio cui è affidata la costruzione
della grande diga foranea di Genova avrebbe risposto alle
eccezioni sollevate dall'Autorità portuale genovese che aveva
scritto lamentando ritardi ed esprimendo forti preoccupazioni
circa i test dei campi prova non ancora realizzati.
Secondo indiscrezioni, per il Consorzio (composto da Webuild
capofila con Fincantieri, Fincosit e Sidra), le attività
procederebbero spedite su più fronti in parallelo alla posa del
primo cassone e nelle varie aree nel rispetto del cronoprogramma
tanto che nei campi prova 1 e 2 e nelle sezioni T1, T2 e T3, ci
sono attività in corso o completate, in linea con gli sviluppi
progettuali.
I cassoni, realizzati nel porto di Vado Ligure dove è stata
quasi ultimata la barriera destinata a proteggere dal moto
ondoso saranno posati a una profondità massima di 50 metri, uno
accanto all'altro, fino a completare il profilo della diga. Ne
sono previsti in tutto circa 100 di cui i più grandi saranno
alti fino a 33 metri, larghi 35 metri e lunghi 67 metri.
Per il consolidamento del profilo della diga sono state
posate sul fondale oltre 1,3 milioni di tonnellate di ghiaia,
sulla quale vengono realizzate le colonne che reggeranno il
basamento della diga. A oggi le colonne 2/2 sommerse realizzate
sono oltre 3.800. Procederebbero inoltre in parallelo anche le
attività di bonifica bellica sull'impronta della diga, che
dovrebbero essere completate entro l'estate.
I lavori coinvolgono 150 persone, tra diretti e di terzi, che
diventeranno 600 nel picco di produzione, e oltre 130 imprese
della filiera, che hanno lavorato al progetto da inizio lavori.
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